La Strategia del Ragno parla di pittura italiana.
Entra nel quadro attraverso quattro artisti che ne hanno alimentato le sorti recenti.
La Strategia del Ragno nasce come primo segnale di una nuova doppia natura della galleria Emmeotto: continuare con l’indagine sui maestri italiani, affiancandola ai nuovi protagonisti dell’arte contemporanea.
Bazan, Chiesi, Galliano e Neri rappresentano nomi consolidati, capofila di una ricerca coerente dai risultati internazionali. La loro pittura come una ragnatela figurativa che si sviluppa per linee concentriche.
Il dipingere diventa un metodo cerebrale che afferma la natura ambigua e complessa del presente. Un percorso che nasce da un focus tematico ben preciso, dalla capacità di relazionare il mondo interiore all’esperienza quotidiana sul campo del vissuto. Lo sguardo dei quattro è un osservatorio a strati dialoganti, un meccanismo di metabolizzazione che ricostruisce il reale in forma “ulteriore”. Per questo il loro metodo somiglia ad una ragnatela: ogni elemento che appartiene ad un prima e ad un dopo, la struttura rigorosa come sintesi del processo, la crescita circolare come segno di un’attitudine olistica. E poi sono autori che inseguono la complessità nascosta del dipingere, le trame concettuali dietro il tecnicismo estetico, il confine cerebrale oltre l’emozione dell’impatto.
Quattro artisti che meritavano approfondimenti in una città che ha visto poco il loro lavoro.
LA STRATEGIA DEL RAGNO